Piatto veloce e di sicuro effetto. è necessario, però che sia gradito ai vari commensali il gusto del formaggio caprino. Io a casa mia ho detto una pietosa bugia, ma la quiche è piaciuta a tutti perfino a mia suocera! Le dosi che trascrivo sono per 6 persone. Abbiamo bevuto Nero d’Avola vinificato in purezza.
Questa è una di quelle preparazioni da forno tipiche della zona di Messina, ma che si sono diffuse un po’ in tutta la Sicilia. La sua particolarità è che si utilizza una pasta frolla leggermente salata. Proprio ieri, che sono stato nella città dello stretto per lavoro ne ho consumata una (piccola) in una rosticceria
Queste panadas o paneddas di Orgosolo si differenziano da quelle di Oschiri, Cuglieri e Assemini, per la presenza di prosciutto (presuthu) e verdure come la bieta veda o spinaci e formaggio provoletta casedzolu. Si chiamano paneddas o ravioloni e sono simili come forma alle seatas. Ad Orgosolo le seatas però vengono chiamate savadas.Ad Orgosolo si
La versione originale di questo gustoso tortino è fatto con i pinoli e il lardo condito, cioè speziato. Li ho sostituiti con i pistacchi di Bronte e la mortadella, se non vi piace la mortadella, potete usare il prosciutto cotto.
Pasta rustica – diciamo pure versatile – per realizzare ottime torte salate e crostate rustiche. Potete aromatizzarle con un cucchiaio di erbe aromatiche o vino o marsala ecc.
Molto sostanziosa, abbastanza veloce da preparare; di solito colpisce molto per l’aspetto, perché sembra più impegnativa da fare di quanto non sia in realtà. Io la preferisco tiepida, mio marito la mangia anche fredda. Preparata la domenica pomeriggio può essere consumata per il pranzo del lunedì.
L’abbinamento ricotta-fave verdi è uno dei tradizionali ripieni delle focacce modicane (le scacce). Avendo in frigorifero della ricotta e delle fave verdi già stufate, ho mescolato i due ingredienti per farcire un disco di pasta brisèe ripiegato, poi, a mezzaluna. Questo è quello che ho fatto io. Qui di seguito, però, trascrivo il procedimento come
Il nome deriva dal latino spongia cioè spugna. Sono, infatti, frittelle morbide, gustose ed asimmetriche, che in bocca hanno la consistenza di vere e proprie spugne. Sono il caratteristico cibo da strada catanese, la cui particolarità sta nel fatto che dall’impasto originario si può ricavare sia il dolce, sia il salato. Ricordo ancora che fino
Ieri mi era venuta di focaccia ricordandomi quelle che mangiavo d’estate a casa di mia zia in Versilia!! ho fatto un impasto per pizza e mi sono inventata un ripieno!!!La ricetta è di facile realizzazione e si presta ad ogni tipo di ripieno, ottimo come piatto unico, ma anche come antipasto o aperitivo!
Compila il form e iscriviti ora alla newsletter de Il Giornale del Cibo. Riceverai ogni giovedì una selezione degli articoli, delle ricette e degli eventi più rilevanti della settimana sul mondo del food e dintorni.