L’obesità infantile in età scolare è purtroppo ancora molto diffusa nel nostro paese, ed è talvolta causa di disturbi cronici, che si protraggono talvolta fino all’età adulta. Non tutti i genitori italiani però ne sono al corrente, e spesso sottovalutano il sovrappeso dei loro figli: ne è prova il fatto che il 37% delle madri dei bambini obesi pensi che il loro figlio o la loro figlia sia normopeso.
Per attirare l’attenzione dei nostri lettori sul problema, da aprile a ottobre 2018, abbiamo puntato i riflettori della nostra testata sull’alimentazione dei più piccoli, sull’importanza di trasmettere loro delle sane abitudini a tavola, ma anche sulle difficoltà che, quotidianamente, i genitori incontrano nel portare avanti questo proposito. Se è vero infatti che #CrescereAtavola vuol dire “mangiare per diventare grandi”, è ancor più vero che “crescere bene” richiede impegno e consapevolezza da parte di mamme e papà, e una grande attenzione da parte di chi, insieme ai genitori, ha il compito delicato di prendersi cura dell’educazione, dell’alimentazione e della salute dei più piccoli.
Per fare un tavolo ci vuole un fiore. Ce lo hanno insegnato da piccoli, sulle note di una filastrocca musicale che spiega come dietro ai più comuni oggetti in legno si nasconda un lungo processo di fioritura, inseminazione e crescita vegetale. Un messaggio tanto importante quanto, spesso, solo teorico, soprattutto in contesti cittadini in
Secondo uno studio condotto dall’Imperial College di Londra e dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), il numero di bambini e adolescenti obesi (tra i 5 e 19 anni) è aumentato di 10 volte negli ultimi 40 anni, mentre in Italia è cresciuto di quasi 3 volte nel 2016 rispetto al 1975. Ecco allora che,
Saltano la prima colazione, adorano gli snack, soprattutto fuori orario, e riconoscono come pasto principale la cena: questo è l’identikit che emerge dall’indagine nazionale “Adolescenti e Stili di Vita”, realizzata dal Laboratorio Adolescenza e Istituto di Ricerca IARD con la collaborazione della Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza. Per analizzare questi risultati e parlare
In Italia 1,2 milioni di bambini e adolescenti non hanno l’indispensabile per vivere una vita dignitosa e questo dato si ripercuote anche sulla loro salute a tavola. Infatti, malnutrizione per i bambini non significa semplicemente non avere cibo a sufficienza, ma anche essere costretti a mangiare in maniera errata o malsana. Ciò perché,
Il microbiota intestinale, ovvero l’insieme di microrganismi che si trovano nell’intestino, svolge un ruolo molto importante per la salute. Un recente importante studio dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, pubblicato sulla rivista Communications Biology, ha scoperto come la conoscenza della composizione del microbiota intestinale possa aiutare anche a predire il rischio di sviluppo
La mensa scolastica può essere uno strumento di inclusione e aggregazione. È quanto avviene a Reggio Emilia con il progetto “Mensa più facile” per i bimbi affetti da Bisogni Comunicativi Complessi, ovvero bambini con disabilità comunicativa grave, ai quali l’iniziativa non solo offre l’opportunità di essere consapevoli sugli alimenti che vengono loro proposti
Ieri mattina a Milano, nel corso di un evento organizzato con il nostro editore, CIRFOOD, sono stati presentati i risultati della campagna di sensibilizzazione #CrescereATavola, ideata dalla nostra testata per promuovere la prevenzione dell’obesità infantile e incentivare i corretti stili di vita dei bambini. Da aprile a ottobre 2018, infatti, abbiamo collaborato con esperti
La scuola ha il compito di promuovere la cultura, ma anche di contribuire a 360° all’educazione di bambini e ragazzi, attraverso iniziative che promuovono l’educazione alimentare, ad esempio. Dopo aver intervistato un’insegnante della provincia di Udine e una di Macerata, abbiamo dato voce alla provincia di Catania, per scoprire cosa mangiano i bambini e
Con il rientro tra i banchi riparte la campagna ministeriale “Frutta e verdura nelle scuole”, che incoraggia il consumo di frutta da parte dei bambini e l’adozione di abitudini alimentari sane, sensibilizzando contemporaneamente sull’importanza di prevenire gli sprechi di cibo. L’educazione alimentare e la prevenzione dell’obesità infantile sono temi che Il Giornale del Cibo
A scuola non si studiano soltanto italiano, storia, geografia e le altre materie. Si impara anche a mangiare sano. Accanto alle famiglie, infatti, sono proprio le scuole ad avere un ruolo da protagonista nel veicolare messaggi positivi e buone abitudini per quanto riguarda il valore dell’alimentazione che, come abbiamo sottolineato più volte attraverso la
La cucina ha bisogno di pazienza, abilità e passione, virtù necessarie per raggiungere i propri obiettivi… e a volte anche la fama. Lo sa bene Erica Liverani, fisioterapista romagnola amante della cucina, che attraverso un percorso personale e professionale, non privo di sfide, è diventata Food Blogger, arrivando a vincere la quinta edizione di MasterChef
Abbiamo sottolineato spesso come l’educazione alimentare sia fondamentale fin dall’infanzia: un tema importante, sviluppato anche attraverso la nostra campagna “Crescere a tavola”, che ha tra gli obiettivi la prevenzione dell’obesità infantile. Insegnare ai bambini l’importanza della prevenzione e di un’alimentazione bilanciata, però, non è sempre facile, e per questo, sempre più spesso, vengono elaborati progetti
Non solo l’appetito, anche la salute vien mangiando. E alimentarsi in maniera sana è meno complicato di quel che può sembrare: l’importante, come abbiamo avuto modo di evidenziare più volte durante i mesi dedicati alla campagna “Crescere a tavola”, è iniziare fin da bambini. Da un lato è fondamentale il ruolo delle famiglie e
La vicenda che vede contrapposta la ristorazione scolastica e il “panino da casa” si arricchisce di un nuovo episodio. Infatti, a due anni dalla sentenza della Corte d’Appello di Torino, che si espresse a favore del pasto portato da casa, è intervenuto anche il Consiglio di Stato, con una sentenza che ha dato ragione
L’obesità infantile non dipende dalle merendine. È questa la conclusione alla quale sembra giungere l’AIDEPI (Associazione delle industrie del dolce e della pasta italiane), incrociando i dati forniti da OKkio alla salute – l’osservatorio nazionale del Ministero della Salute sul sovrappeso e l’obesità infantile dei bambini fra i 6 e i 10 anni –
Muoversi, sin da bambini, fa bene alla salute ed è una prima, piccola ma fondamentale ipoteca per un presente e un futuro all’insegna della prevenzione. Per questo è importante che, in età scolare, bimbi e bimbe vengano incoraggiati e supportati nella scelta di un’attività motoria che li stimoli e contrasti la tendenza alla sedentarietà.
Le bibite fatte in casa sono una possibilità da non scartare, soprattutto considerando che le bevande zuccherate e gassate sono prodotti poco sani e possibilmente da evitare. Su questa evidenza gli esperti e le politiche per la salute sono concordi, tanto che diversi Paesi hanno già approvato provvedimenti fiscali e campagne informative per
Quel che si narra a proposito dell’origine della Coca Cola è che, nel 1886, un farmacista di Atlanta, John Stith Pemberton, fosse in cerca di una soluzione per sostituire l’alcol del “vino di coca”, una bevanda inventata da un suo omologo italiano come rimedio per il mal di testa. L’intuizione di Pemberton fu
La prima colazione rappresenta un momento fondamentale da cui dipende l’equilibrio nutrizionale dell’intera giornata, in particolare, per i bambini e gli adolescenti. Poiché si tratta di individui in fase di crescita, il loro organismo necessita di energia e nutrienti in misura molto maggiore rispetto ad un individuo adulto. E questo non solo per
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