Lo spreco alimentare è un problema globale che ha conseguenze sociali, ambientali ed economiche devastanti. Secondo la FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, un terzo di tutti gli alimenti prodotti nel mondo viene sprecato, il che ha un impatto negativo sia sulla sicurezza alimentare, che sulle risorse naturali e sul Pianeta.
Chi ha avuto l’opportunità di viaggiare o frequentare alberghi e hotel negli ultimi anni, a partire dalla pandemia, avrà notato come la gestione del momento della colazione sia molto cambiato. Per alcuni mesi sono spariti i buffet per essere sostituiti da prodotti dedicati a ciascun cliente, serviti direttamente al tavolo. Una volta passato l’obbligo
A chi di voi non è mai capitato di passare interi minuti davanti al menù del ristorante incapace di decidere cosa ordinare? A meno che non abbiate molta fame (e molti risparmi), il bivio a cui ci si trova davanti di solito è: primo o secondo piatto? E se aveste voglia di assaggiarli entrambi,
Lo spreco alimentare è un problema che coinvolge governi, aziende e singoli cittadini. Una recente ricerca Samsung, presentata in occasione dell’8a Giornata nazionale contro lo spreco alimentare, evidenzia come i cibi buttati e non consumati costino più di 5.000 Euro a ogni italiano. Un dato in linea con quanto accade anche nel resto dell’Unione
La lotta contro lo spreco alimentare passa anche attraverso la food innovation. Processi altamente tecnologici e modi alternativi di utilizzare gli scarti permettono di realizzare nuovi prodotti sia commestibili sia impiegati per altre funzionalità. Abbiamo parlato, ad esempio, della farina creata a partire dagli scarti di produzione delle mele studiata da un team dell’Università
Camilla e Luca hanno rivoluzionato la loro vita, si sono licenziati a 28 anni, si sono calati nel cuore della filiera agroalimentare italiana per realizzare qualcosa di concreto contro gli sprechi alimentari. Prende avvio così, tra il 2017 e il 2018, l’avventura di Bella Dentro, molto più di un progetto che mira a dare
“Per renderti felice si fa in quattro”, dicevamo della pizza qualche articolo fa, invitando i lettori a sostenere la petizione Pizza Unesco. E oggi vi raccontiamo che la pizza si è fatta in 3 e anche questa volta per una buona ragione: la prima Giornata internazionale della consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari,
Si chiama fibra di latte o “milk fiber” per i più esterofili, ma con le fibre – quelle alimentari almeno – non c’entra nulla. Non si tratta infatti di una sostanza particolarmente nutriente o piacevolmente digestiva, ma di una materia prima virtuosa per l’ambiente e per l’economia del riuso, lavorabile e trasformabile. In cosa?
Sono molte le sfide a cui rispondono aziende, ricercatori e start up che operano nel mondo della food innovation. C’è chi si occupa di agricoltura di precisione – come per esempio i fondatori di Elaisian, inseriti nella prestigiosa lista della rivista Forbes che elenca i 100 giovani talenti under 30 italiani – chi coniuga
Azioni concrete contro lo spreco di cibo. Sono tante le iniziative che, in tutta Italia, coinvolgono centinaia di volontari e non, impegnati a trovare strategie per far sì che tutto ciò che avanza in famiglia, nei negozi e lungo la filiera non diventi rifiuto. Dopo aver conosciuto le attività dei ragazzi di ReFoodGees a
Più di trenta volontari che, mentre si spengono i riflettori sulla Fiera dell’Artigianato di Milano, raccolgono tutto ciò che andrebbe buttato per distribuirlo gratuitamente. Questa è una delle più recenti attività dell’associazione Recup di Milano che, da quasi cinque anni, è attiva ogni giorno nei mercati della città e non solo. Un piccolo
Km 0, stagionalità, plastic free e la lotta contro lo spreco alimentare incontrano la mixology. Nasce così, dall’esigenza di costruire un presente più sostenibile, l’associazione Scarto che, da settembre 2018, ha aperto a Bologna il primo bar in Italia dove gli “scarti” sono protagonisti nel bicchiere, e da poco anche in cucina. Come funzionano,
Spreco alimentare e sostenibilità dei consumi sono sotto i riflettori ormai da tempo, eppure la crescente sensibilità dei cittadini verso questi temi non trova sempre riscontro nelle azioni intraprese. La pratica di portare a casa ciò che non è stato consumato quando si mangia fuori, per esempio, non è ancora comune: anzi, la doggy
Abbiamo sottolineato spesso come l’educazione alimentare sia fondamentale fin dall’infanzia: un tema importante, sviluppato anche attraverso la nostra campagna “Crescere a tavola”, che ha tra gli obiettivi la prevenzione dell’obesità infantile. Insegnare ai bambini l’importanza della prevenzione e di un’alimentazione bilanciata, però, non è sempre facile, e per questo, sempre più spesso, vengono elaborati progetti
Oggi si celebra la V giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare. Nell’ottica di un’economia circolare, le eccedenze di cibo devono diventare risorse, non spreco, come è stato sottolineato qualche settimana fa in un incontro di Caritas Ambrosiana in occasione dell’apertura di un nuovo Emporio della Solidarietà, rivolto in particolare a famiglie con minori. Sì, perché
Nel suo ultimo libro, Il gusto per le cose giuste, Andrea Segrè si rivolge ai ragazzi, riflettendo sui concetti di equilibrio e giustizia, trasposti al mondo del cibo. Dopo aver approfondito il progetto e le caratteristiche di Fico a Bologna – il grande parco agro-alimentare inaugurato mercoledì 15 novembre – con il professor Segrè abbiamo
Ogni anno si buttano 1,3 miliardi di tonnellate di cibo e il costo di tale spreco alimentare ha superato i 550 miliardi di euro. Gran parte di questa responsabilità viene attribuita al consumatore finale, tuttavia è evidente che la ristorazione collettiva, con i suoi grandi numeri, possa giocare un ruolo fondamentale nel contrasto a questa
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