Quando si parla di transizione ecologica, si intende un insieme di processi – che interessano la tecnologia come i comportamenti individuali – atti a rendere più sostenibile la presenza umana sul pianeta. In altri termini, si tratta di passare da un modello economico-sociale basato sullo sfruttamento intensivo delle risorse naturali a un altro che
Un gioco virtuale per “parlare” con il Pianeta Terra, ascoltare i suoi bisogni e imparare quali sono i gesti che possiamo compiere ogni giorno per tutelarla. Questa è la sfida di We, The Food, The Planet, piattaforma realizzata dalla Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition. Tutto parte con un messaggio dalla Terra: “Dobbiamo
Rendere il cibo accessibile a quante più persone possibili e, allo stesso tempo, ridurne l’impatto sull’ambiente. Questo è l’obiettivo che lega Governi, istituzioni europee e aziende private che scelgono la sostenibilità – nella triplice declinazione di ambientale, sociale ed economica – come valore per lo sviluppo del settore food. In linea, inoltre, con gli
Sono chiamati “carne vegetale” per non disorientare il consumatore, ma sono a tutti gli effetti di prodotti innovativi e, ovviamente, non di origine animale. Si tratta di novità sul mercato italiano che fanno sempre più gola a tutti i palati, compresi quelli onnivori. Quando, due anni fa, i primi ristoranti hanno iniziato a proporre
“Coltivare il futuro”: questo potrebbe essere il motto dello chef Ángel León, titolare del ristorante Aponiente, al Puerto de Santa Maria di Cadice, in Spagna, che da anni è al centro della scena internazionale per le sue scoperte innovative. Avete mai sentito parlare dello zucchero o della mortadella di mare? O del miele marino,
Tutto ruota intorno al frigo. Un elettrodomestico irrinunciabile nelle nostre case che ci permette di conservare i cibi, ma che ha contribuito a farci perdere la percezione della stagionalità degli alimenti e della naturalità dei cicli agricoli. Da questo elemento parte la nostra intervista con Fabio Ciconte, attivista, ricercatore, presidente dell’associazione Terra! Onlus e
La stragrande maggioranza di coloro che si avvicinano all’alimentazione vegetariana lo fa per una questione principalmente salutista: ormai sono noti anche ai più scettici i benefici che questo tipo di alimentazione apporta al nostro benessere psico-fisico. Vengono poi le motivazioni etiche, religiose e morali, e qui potremmo aprire innumerevoli rubriche d’approfondimento, ma non è questa
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