In seguito all’insediamento del governo Conte, si è riaperto il dibattito sul Ceta (Comprehensive Economic and Trade Agreement), il patto economico-commerciale tra Europa e Canada. Il via libera del precedente esecutivo, infatti, sembra essere superato da una posizione contraria a questo accordo, accusato di non rispettare il made in Italy. Ma quali sono le
Il 5 luglio scorso Slow food, Coldiretti, Cgil, Arci, Acli terra, Legambiente e altre organizzazioni hanno detto no, durante un presidio in piazza Montecitorio, alla ratifica dell’accordo commerciale con il Canada, il CETA. I motivi sono in parte simili a quelli che hanno portato alla formazione di un grande movimento europeo contro il TTIP, l’accordo
Conclusa la trattativa sul CETA. Qualche ora fa a Strasburgo il Parlamento europeo ha approvato con 408 voti a favore, 254 contrari e 33 astensioni il Comprehensive Economic and Trade Agreement, l’accordo di libero scambio commerciale tra Europa e Canada. Dopo esser stato ratificato, l’accordo dovrà attendere la votazione dei parlamenti nazionali regionali dei 28
Se il TTIP è sempre più sofferente, soprattutto ora che alla Casa Bianca si sta insediando il presidente dell’“America first”, sembra invece in dirittura d’arrivo l’altro fronte commerciale aperto dall’UE oltreoceano. Alla firma del CETA (Comprehensive Economic and Trade Agreement), il trattato in corso tra Unione Europea e Canada dal 2009, manca infatti solo un
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