Ricordate la ricetta dei bocconcini di gateau di patate e broccoletti che ho presentato qualche settimana fa? Bene! L’ho rielaborata utilizzando del broccolo verde romanesco. Ne ho ricavato degli sformatini utilizzando gli stampini da muffin. Al loro interno ho inserito un cuore di provola ragusana e sopra ci ho nappato una fonduta di formaggio brie.
Un bel primo piatto di pesce e verdure, adattto ad ogni stagione. Ho deciso di chiamare così questa portata per i colori degli ingredienti: il rosso dei pomodorini pachino, il verde del broccolo e il bianco della pasta creano uno spettacolare tricolore. Niente di più patriottico!
Ho preparato delle mezze penne con i broccoli romani del mio orto, che però ha piantato mio marito. I broccoli romani erano bellissimi e sanissimi, senza porcherie per farlo crescere, ultranaturali altro che bio. Che soddisfazione! I broccoli romani hanno un sapore delicato e sono un ottimo abbinamento con il salmone affumicato norvegese o il
Il termine tempura si fa risalire tradizionalmente al XVI secolo, con i primi contatti tra i giapponesi ed i marinai portoghesi e/o i missionari cristiani. Il termine deriva dal latino quattuor tempora che coincidevano con l’inizio di ogni stagione ed erano periodi in cui i cristiani d’allora osservavano un periodo in genere di tre giorni
Questo piatto nasce da una ricetta tipicamente napoletana, viene preparata la sera della vigilia di Natale, nei tempi antichi si aggiungevano poco per volta gli avanzi della cena e del pranzo, in modo che l’insalata si rinforzasse sempre di più e venisse consumata dopo qualche giorno. La mia variante a questa ricetta sono i broccoli
Cavatini conditi con una speciale besciamella e broccolo al burro, il tutto profumato con zafferano.È una ricetta del mitico Nenè, anche questa sperimentata ai tempi dell’università. L’ho ritrovata tra i miei appunti culinari e l’ho proposta di recente in famiglia: è piaciuta anche a mia moglie che ha gusti piuttosto tradizionali.
Piatto povero, ma buonissimo, che sta però scomparendo dalle cucine sia casalinghe, sia delle varie trattorie modicane perchè la sua preparazione è di una certa complessità. La pastratedda, infatti, viene oggi sostituita dai più semplici (da realizzare) cavati. è un primo (ma meglio sarebbe definirlo come piatto unico) tipico della zona modicana. La sua particolarità
Ho visto che chef Massimo ha inserito tra i piatti da salvare sulla zattera questa ricetta nella sua versione catanese. I broccoli affogati sono qualcosa di veramente paradisiaco. Io lo so bene, perché avendo compiuto i miei studi universitari a Catania ho avuto modo di apprezzare parecchie volte questo piatto. Esiste, però, una variante modicana di questo
Natale è trascorso fra cene, pranzi, the con dolcetti e serate alcooliche… e, visto che è stato seguito dal fine settimana sono stati ben 4 giorni di gozzovigliamento. Non possiamo comunque evitare di prepararci ad altri 4 giorni di feste e follie per mandare finalmente in pensione questo pessimo bisesto salutando con gioia l’arrivo di
Più che una ricetta, è un suggerimento per presentare verdure lessate (che io considero fra loro imparentate, anche se non ne sono certa dal punto di vista botanico!) in modo piuttosto elegante e …scenografico!Al posto dell’aceto, nella salsa, si può usare aceto di Modena (balsamico, possibilmente quello vero!)
Per questo ricetta mi sono ispirato ad un tipico piatto antico della cucina popolare romana tipico dei Venerdì di magro o delle cene della Vigilia la minestra di broccolo romanesco e brodo di arzilla (razza). Lo sformatino è accompagnato con una salsetta bianca, una sorta di cacio e pepe anch’esso di ispirazione prettamente romanesca .
Il pomeriggio del 24 dicembre, da che ero bambina, è interamente speso nella preparazione dei frittelli, cucinati in compagnia e decimati prima ancora che giungano in tavola alla sera…Ma la quantità è di solito talmente esagerata che, nonostante le frequenti incursioni in cucina da parte di chiunque per rubarne qualche pezzo, gli enormi vassoi di
Ricetta di Vostromo. In questa pietanza della cucina popolare del Lazio troviamo un prodotto della terra come il broccolo romano abbinato ad un pesce povero’ come la razza petrosa, che a Roma chiamano “arzilla”. Questa varietà si distingue per l’assenza del pungiglione in fondo alla coda e per la presenza, lungo la stessa, di due
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